ACCADEMIA SERIE S


    La calibrazione acustica di un sistema di altoparlanti viene normalmente eseguita in camere antirimbalzo progettate per questo scopo specifico. L'obiettivo è eliminare le interferenze ambientali, garantendo la precisione di tutte le misurazioni e i test. La geometria di un ambiente domestico, tuttavia, modella completamente la risposta di chi parla, modificando così l'esperienza di ascolto, a volte in modo drammatico. Poiché esistono combinazioni illimitate di altoparlanti/stanza/mobili, la simulazione assistita da computer può solo delineare parametri prestazionali generali utili per valutare l’equilibrio riproduttivo, ma potrebbe non rappresentare sufficientemente l’esperienza di ascolto. Poiché qualsiasi sistema “torre” indipendente ha una distanza fissa tra il driver e il pavimento, una volta stabilita la distanza di ascolto, è possibile calcolare la distorsione causata dal rimbalzo iniziale del pavimento. Questo tipo di interferenza provoca la perdita o l'eccesso di energia all'interno di una banda di frequenza, solitamente larga un'ottava; che generalmente ricorda l'ottava centrale di un pianoforte. In altre parole, viene diminuito l’insieme delle note musicali più ricorrenti nelle composizioni occidentali. Tuttavia, eliminando le superfici rimbalzanti entro un metro, il successivo contatto con il pavimento può essere controllato da una disposizione specifica del filtro crossover e della serie di driver verticali. La correlazione tra i buchi e i picchi delle ottave implica una drammatica alterazione del timbro nel tono complesso generato dalla sorgente sonora, perché il rimbalzo del pavimento può tradursi in una differenza di quasi 10 dB tra la frequenza fondamentale e la seconda armonica.


    PERCEZIONE SENSORIALE E PSICOACUSTICA


    Se la risposta in frequenza del sistema è modellata sulla curva del livello di volume da 45 in poi, riproduce fedelmente le informazioni ambientali allineate con la sensibilità dell'orecchio umano con livelli SPL di 40-50 dB.


    La particolarità di questa soluzione è che affronta in modo efficace il paradosso insito nella riproduzione del sistema di altoparlanti. Durante un concerto in un locale chiuso, la musica raggiunge l'orecchio umano attraverso due campi sonori distinti. Il primo è diretto e viaggia verso l'ascoltatore lungo la linea dello sguardo; l'altro è riverberato e proviene da tutte le superfici del locale. Il campo riverberato non solo subisce ritardi a causa di rimbalzi multipli, ma non ha nemmeno un percorso specifico, proveniente da tutte le direzioni. Ascoltare una registrazione a casa non è quindi paragonabile all'esperienza di un concerto dal vivo, poiché il campo diretto e il campo riverberato provengono dallo stesso punto.


    Questa disparità di esperienza fa sì che l'ascoltatore attivi un processo di “ascolto direzionale”, in cui l'ascoltatore si adatta concentrandosi sulle fonti sonore. A questo punto, poiché l’informazione ambientale viene restituita su una curva lineare, il cervello presta troppa attenzione alle frequenze medie, facendo collassare l’immagine stereo “tra” gli altoparlanti.





    LA NATURA SU DI ESSO



    PER ESSERE REALIZZATI, I MODELLI DELLA SERIE ACADEMY RICHIEDONO DA 150 A 200 ORE DI PREGIATO LAVORO ARTIGIANALE


    Le nostre finiture sono completamente naturali, ed anche le vernici utilizzate sono all'acqua e atossiche. Il processo di produzione garantisce la piena sostenibilità ambientale. Utilizzando solo materiali provenienti dall'Italia, la nostra attenzione al trattamento, alla lavorazione, all'adattamento e alla finitura finale crea un cabinet per altoparlanti di straordinaria rigidità e bellezza visiva. Il solo trattamento del legno richiede sei mesi e sei diversi reparti di produzione per garantire che la qualità non scenda mai al di sotto della perfezione. Insieme alle nostre tecnologie e soluzioni di driver proprietarie, tutti gli altoparlanti Chario sono assemblati a mano in Italia, negli stabilimenti di produzione di Chario.


    I materiali compositi dimostrano un comportamento isotropo, disperdendo energia in ogni direzione all'interno delle sue fibre. Il legno massiccio invece, utilizzato in doghe giuntate con incastri a coda di rondine, è la soluzione migliore per ottenere rigidità strutturale. L'impiego di pannelli di fibra di legno naturale accoppiati su piani ortogonali ci consente di sfruttare le migliori caratteristiche di entrambi i materiali. L'endoscheletro del Serendipity ha il compito di smorzare le vibrazioni meccaniche indotte dal woofer, confinandole all'interno del cabinet.





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